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In viaggio nel ‘700 con le carte geografiche dell’Ateneo

L’Ateneo di Scienze Lettere Arti di Bergamo possiede un importante fondo cartografico del XVIII secolo.
Particolarmente interessante un gruppo di carte nautiche francesi delle isole e coste dell’Oceano indiano prodotte per il Dépôt des cartes et plans, journeaux et mémoires concernant la navigation. Questa  istituzione  era diretta da un ufficiale coadiuvato da un ingegnere – che, dal 1741, ebbe il titolo di “idrografo” – e da un altri ingegneri subalterni che compilavano le carte nautiche sulla scorta dei rilievi eseguiti dal personale di mare, e dalle triangolazioni di alcuni astronomi. Le prime carte prodotte dall’Ente furono pubblicate nel 1737.
Per più di 50 anni l’idrografo del Dépôt  fu Jacques Nicolas Bellin (Parigi 1702 – Versailles 1772). Bellin lavorava soprattutto “en bureau” sui documenti, sui racconti e sui disegni che gli fornivano navigatori ed esploratori. Non effettuò alcun viaggio d’esplorazione e non sembra aver partecipato a campagne di rilievo topografico sul terreno. Durante la sua carriera compilò l’insieme delle conoscenze idrografiche e geografiche della sua epoca. Inoltre, a partire dal 1753 realizzò le “Cartes réduites des parties connues du globe terrestre”, che venivano vendute a unità o al foglio e dove il  termine “Réduites” indica che le carte utilizzano la proiezione di Mercatore, proiezione conforme che conserva gli angoli.

Una dozzina di carte del fondo provengono invece dall’Atlas Suisse noto anche come  Meyer-Weiss-Atlas (1786 – 1802). L’opera  era composta da 16 tavole e da una carta generale ed è  la più antica raccolta di carte geografiche relative a tutta la  Svizzera basata su tecniche di misurazione scientifiche. L’opera fu commissionata dall’industriale Johann Rudolf Meyer al geometra Johann Heinrich Weiss di Strasburgo che utilizzò le misurazioni dello scienziato Johan Georg Tralles e i modelli di rilievi paesaggistici di Joachim Eugen Müller. Le carte sono in scala di circa 1:120.000 e sono rimaste il riferimento assoluto per il territorio elvetico fino alla seconda metà del XIX secolo.

Tra le carte settecentesche possedute dall’Ateneo si ricorda inoltre una la Carta del Territorio di Bergamo di Pietro Redolfi (1718 circa).

Per approfondire l’argomento, nella biblioteca dell’Ateneo  è possibile consultare diversi volumi relativi alla cartografia antica. 

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